domenica 1 novembre 2009

Panini, emergenze e bengodi: l'Italia di Minzolini

Ad un telegiornale si chiede la capacità di selezionare le notizie rilevanti, raccontare con equilibrio la politica e delineare un'immagine veriteria del paese. Nel tg1 di Minzolini non vi è neppure una di queste tre cose, ma l'ennesimo tentativo di riproporre un prodotto informativo sulla falsariga di quelli realizzati nell'era Mimum. A tal proposito può essere utile leggersi quel capitolo del libro "Regime" (Travaglio e Gomez), in cui veniva criticato il tg1 proposto da Mimum. Oggi Clemente J è al tg5, mentre sulla rete principe del servizio pubblico è approdato l'ex giornalista della "Stampa". I due prodotti confezionati dai principali competitor televisivi sono molto simili, il che non sarebbe poi una cosa negativa trattandosi di informazione, se non fosse che entrambi hanno la stessa impostazione faziosa.


Tra le tecniche celebri vi era, e resiste, quella del "panino". Parlano le istituzioni (maggioranza), poi l'opposizione e alla fine l'ultima parola spetta alla maggioranza parlamentare. La tecnica si caratterizza anche per la durata limitata dei singoli interventi che sono pezzi di un'intervista / dichiarazione o commenti del giornalista. Ieri sera è andato in onda un servizio sulle parole di Berlusconi contenute nel libro di Bruno Vespa, e abbiamo visto il panino senza prosciutto. Prima ampie citazioni delle parole del premier (con annessa pubblicità al libro), poi il commento di Bonaiuti. Fine servizio. Con l'impressione che il portavoce del premier è pure magnanimo perché si è disposti ad accettare le sentenze (?) solo se sono a nostro favore (aaah).

Un'altra caratteristica del tg1 è quella delle emergenze. Ieri c'è stato un servizio sui serpenti nel lodigiano, che forse era più da tg regionale, e la solita apertura dedicata all'influenza AH1N1. Ferruccio Fazio, cioè colui che ha la delega alla Sanità, si era un po' sbilanciato in estate, ma poi ha sempre tenuto un atteggiamento coerente. Non perde occasione per ricordare che l'influenza ha un tasso di mortalità inferiore a quella stagionale, ma per il tg1, che comunque riporta queste dichiarazioni, si tratta comunque di un'emergenza. L'apertura del tg è dedicata da tempo a questa notizia, e poi in un servizio ci raccontano pure di madri agitate più del normale quando il figlio ha l'influenza. Non che tutti guardano il tg1 e si lasciano "influenzare", ma certi proclami e scelte giornalistiche producono effetti sui comportamenti e sui pensieri delle persone. Notare che le emergenze di cui parlare sono scelte con cura.

Eh sì, c'è un'altra emergenza di cui Minzolini non parla, che è quella occupazionale ed economica. Detto che si risolverà prima la seconda e dopo forse la prima, va però sottolienata l'istantanea del paese che ci lascia il tg1. Il paese del bengodi. Servizi a raffica sui regali ci aspettano nei prossimi giorni, ma in settimana si segnala un servizio sulle piste da sci. La giornalista ha detto che non ci si è neanche tolti il costume che già si preparano gli sci (lo giuro, è vero). Peccato che nel frattempo qualcuno sia rimasto in mutande.

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