martedì 18 novembre 2014

Inter 2014/15 una squadra modesta con due allenatori ben pagati

L'esonero di Mazzarri ha scatenato un entusiasmo infantile in buona parte dei tifosi interisti. L'allenatore livornese probabilmente non ha le physique du ruole per gestire una grande squadra, ma a sua difesa bisogna ricordare come sia stato scelto da un'altra dirigenza (Moratti) e non abbia avuto a disposizione una rosa di grande qualità. Nell'ultimo mercato l'Inter ha comprato Vidic (non rinnovato dal Manchester United), Medel (in comune con Davids ha solo il soprannome) e Osvaldo (ossia un attaccante che ha fallito ovunque). Con queste premesse era difficile fare meglio.

Adesso col Mancio ci sarà un grande entusiasmo. Magari una roboante vittoria nel derby di Milano e tanta gloria nell'Europa League. Resta curioso constatare come gli interisti siano esaltati per l'arrivo di un allenatore che ha vinto soltanto quando si verificava una delle due condizioni (se non entrambe): 1) gli avversari erano a "Chi l'ha visto?"; 2) allenava la squadra che spendeva più soldi nel mercato. Ora la prima condizione non sembra verificarsi perché Roma e Juventus sono due squadre ben strutturate, la seconda neppure perché Thohir ha fatto una grande taglio nei costi, ma pochi investimenti. Riuscirà Mancio a raddrizzare la baracca? L'Inter sembra comunque un team di quarto / quinto posto, ad esser generosi.

domenica 29 settembre 2013

Due fuorigiochi sbagliati facilitano due vittorie della Juventus

La Roma asfalta il Bologna e mantiene la vetta a punteggio pieno. Ma la giornata farà parlare per le polemiche legate al gol irregolare con cui la Juventus ha vinto il derby di Torino. Episodio dubbio che si aggiunge al clamoroso errore in Chievo - Juventus (giocata 4 giorni fa..) quando sul punteggio di 1 a 1, è stato annullato un gol regolare a Paloschi. Da un punto di vista tecnico la Juventus vista in quest'inizio di stagione non è trascendentale: Tevez si è rivelato un grande acquisto e sembra essere di un'altra categoria, ma la squadra manca di cattiveria e non sembra al massimo (forse la preparazione è mirata per la Champions). Poi c'è il calcio delle chiacchere e delle polemiche. E qui questa dirigenza della Juventus e questo allenatore hanno poche attenuanti. Due anni fa, quando subirono torti arbitrali, Conte e Marotta non stettero zitti, perciò adesso la reazione dell'allenatore bianconero è come minimo incoerente. Va bene fare gli allenatori tifosi, si raccolgono simpatie tra i fans, ma alla lunga il gioco può diventare un boomerang perché quando si difende l'indifendibile si rischia di cadere nel ridicolo. I due episodi degli ultimi 4 giorni, se non hanno regalato 4 - 5 punti alla Juventus, hanno sicuramente facilitato una squadra forte (su questo punto non ci sono dubbi), ma non nel suo periodo di maggiore splendore. E alla lunga questi episodi avranno un peso specifico rilevante.

venerdì 13 settembre 2013

Conte e Mazzarri: due bravi allenatori non fanno due personaggi

Inter - Juventus (da scrivere in quest'ordine perchè si gioca a San Siro) è la sfida tra Mazzarri e Conte, due allenatori passionali e allergici a qualunque critica. Loro, e nostro, malgrado sono diventati due personaggi pubblici. Conte è anche oggetto di una fantastica imitazione di Crozza. Se fossimo in un'epoca con meno eccessi informativi (penso agli inutili canali sportivi all news sempre alla ricerca di notizie bomba e scoop) non sarebbero sopravvalutati e, forse, non si sentirebbero obbligati a recitare la parte dei personaggi. Sia chiaro: Conte e Mazzarri sono due ottimi allenatori, hanno fatto una più che dignitosa gavetta e hanno dimostrato indubbie qualità tecniche nella gestione dei campioni che hanno allenato. Ma non sono personaggi a 360 gradi e quando escono dal recinto in cui eccellono perdono il magic touch. A riprova si possono citare le esternazioni di Mazzarri quando qualcuno osa criticare la sua squadra, e le conferenze stampa di Conte sulla giustizia sportiva.

giovedì 12 settembre 2013

Terza giornata serie A - pronostici

Fiorentina - Cagliari
Vittoria della Fiorentina con gol di Mario Gomez, già idolo dei tifosi (basta vedere su youtube i video in cui i tifosi lo acclamano non appena tocca palla!). Per il fantacalcio puntare su Rossi.

Inter - Juventus
Pareggio. Gara nervosa. Allenatori esagitati. Test antidoping per tutti.

Lazio - Chievo
Vittoria biancoceleste con doppietta di Klose. Per il fantacalcio Dramè da 6,5.

Livorno - Catania
Livorno facile, Catania da serie b nonostante la fantasia di bomber Leto.

Napoli - Atalanta
Vittoria Napoli con autogol di Yepes. Grande gara di Pandev.

Parma - Roma
Il fantasma di Lamela (ma come si fa a venderlo?) blocca il Parma. Poi si sblocca e la pareggia 1 - 1. Gol di Amauri e Maicon.

Sampdoria - Genoa.
Derby teso, ma non atteso. Schierate Antonini che nella lista lo mettono in difesa, ma gioca a centrocampo come ai bei tempi di Empoli. Per la Samp prova d'orgoglio di Calimero Eder.

Torino - Milan
L'orgoglio granata si esaurisce non appena Cairo abbraccia Galliani. Kakà si fa male, ma il Milan la vince.

Udinese - Bologna
Moscardelli in rovesciata. Come Parola sui pacchetti delle figurine Panini.

Verona - Sassuolo.
Halfredsson sugli scudi, Toni mette un'altra doppia.

Il ritorno di Raikkonen

Con il ritorno di Raikkonen la Ferrari torna ad avere una coppia di piloti in cui non ci sono apparenti gerarchie predefinite. Lontani i tempi dell'era Schumi in cui la prima guida era il tedesco e il compagno di turno doveva accontentarsi del ruolo di fedele scuderio (il tutto con esiti talvolta antisportivi, vedi il trattamento riservato a Barrichello al GP d'Austria 2002).

Raikkonen aveva guidato una Ferrari anche nel triennio 2007 / 2009 con risultati. Nel 2007 un Mondiale favorito dalla rivalità Alonso - Hamilton, ma comunque meritato perchè ottenuto dopo una serie di risultati costanti. Di quell'annata restano nella memoria l'esordio in Australia con vittoria e indimenticabile teatrino Casa Maranello organizzato da Todt sul podio. Per chi non ricorda il ds francese aveva chiamato Schumi per metterlo in contatto con Raikkonen: un tenero passaggio di consegne con qualche frase di circostanza a favore di telecamera. Peccato che Kimi non avesse intenzione di stare alla recita, restituendo il cellulare a Todt. Poi l'apoteosi in Brasile con un GP vinto grazie a Massa (si fece passare) e un Mondiale ottenuto approfittando dei due galli nel pollaio McLaren.

Il 2008 è stato un anno inspiegabile. Raikkonen parte forte e sembra pronto per un facile bis. Poi si spegne la luce tra sfighe (Hamilton lo butta fuori in Canada tamponandolo ai box), errori del team (vedi strategia sbagliata a Silverstone) ed errori del pilota (incidenti a Singapore e Spa). Alla fine la delusione è forte e il 2009 non migliora la situazione. L'auto non è mai competitiva, arriva una vittoria (Spa), ma nella testa di tutti pesa l'incidente di Massa e l'atteggiamento distaccato del finlandese.

Infine anni di purgatorio nei Rally e una nuova chance in Lotus. Negli ultimi due anni Raikkonen ottiene due vittorie. I punti di forza sono la regolarità in gara e l'uso delle gomme (leggasi stile di guida). Talvolta svagato nelle qualifiche, come Alonso rende di più in gara. La scommessa è quella di lottare per il Mondiale,  con la consapevolezza che, al netto dei cambi di regolamento, un piazzamento in Ferrari non ha lo stesso sapore di un analogo risultato in Lotus.