venerdì 13 novembre 2009

L'economia riparte e l'Italia è nella media

Sono usciti i dati sul PIL del terzo trimestre 2009. L'andamento congiunturale, cioè rispetto al secondo trimestre 2009, è positivo e il dato del +0.6% indica che è in atto una lieve ripresa economica. Purtroppo l'andamento tendenziale resta abbondantamente negativo perché rispetto al terzo trimestre 2009 si registra un -4.6%. Il confronto con gli altri paesi lascia vedere che l'Italia è in linea con le potenze occidentali: gli Usa hanno un dato congiunturale del +0.9% e tendenziale del -2.3%, la Gran Bretagna segna -0.4% e -5.4%, mentre la Francia registra un +0.3% e -2.9%.

Come è noto l'incremento percentuale più alto indica una ripresa economica significativa, ma ciò è influenzato non solo da quanto si sta crescendo, ma anche da quanto si è caduti in basso nel passato. L'economia americana potrebbe recuperare tanto proprio in funzione del fatto che ha subito una recessione più acuta rispetto agli altri paesi. Così come non deve essere dimenticata l'importanza del timing. Ciascun paese è entrato nella crisi in momenti diversi. L'Italia potrebbe veder danneggiato il suo dato tendenziale perché, a differenza di USA e GB, è entrata in recessione solo dal quarto trimestre 2007, ma con una successiva ripresa nel primo trimestre 2008. Insomma il bel paese sembra reggere il confronto con le altre nazioni e solo il futuro chiarirà se abbiamo una ripresa sostanziale o un colpo di coda dovuto all'effetto una tantum degli incentivi. Le politiche di Obama, e anche del Governo Berlusconi in Italia, stanno agevolando il mercato dell'auto. Sono sforzi apprezzabili perché aiutano grandi imprese, ma al fine di avere una vera ripresa bisognerà capire se questi gruppi industriali avranno la capacità di camminare con le loro gambe, o se dovranno diminuire investimenti e produzione.

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