martedì 5 gennaio 2010

Una via a Craxi? No, grazie

Troppe volte sento bei discorsi, vedo facce compiacenti, ma poi mi tocca constatare come le stesse persone che prima annuivano, finiscano poi per agire in maniera opposta. E' di questi giorni il patetico e grossolano tentativo messo in atto da Letizia Moratti per una frettolosa rivalutazione di Bettino Craxi, dopo che per anni sentiamo parlare di un tal premier che ha "portato la moralità nella politica". Il partito che non ama il prossimo, ma al massimo se stesso (adepti inclusi) ha provato a buttare la provocazione di istituire una via per Bettino dentro il calderone delle "riforme condivise". A parte che non si è ancora capito quali sono le riforme, e soprattutto quali siano quelle condivise visto che ad oggi si è parlato solo di modifiche ad personam della giustizia o della Costituzione.

La trovata di usare la via Craxi come dimostrazione del dialogo tra le opposte forze politiche dimostra chiaramente quanto siano usate a sproposito alcune parole. Cosa c'entra il dialogo con la rivalutazione di un personaggio politico? Craxi non può essere usato come pedina di scambio, e se fosse vivo credo che preferirebbe avere una rivalutazione che si fonda sui fatti e non su una sterile serie di celebrazioni imposte dall'alto. Poi, tra le altre cose, sarebbe pure bello vedere chi voterà per istituire una via a Craxi, e magari si potrebbe anche andare a ripescare certe dichiarazioni del periodo di Tangentopoli. Durante quell'epoca il pool di Mani Pulite non era mica isolato come oggi. Lavorava sospinto dalla folla inferocita, buona parte della classe politica provava a gettarsi nel populismo e talvolta i magistrati venivano accusati di esser troppo indulgenti. Poi le cose sono cambiate e molti lanciatori di monetine sono ben disposti oggi ad alzare la manina per intitolare ciò che decidono i super boss (della politica).

Di certo Craxi non è stato un santo, ma è stato un personaggio politico che ha fatto la storia di Italia. Nel bene e nel male ha rappresentato vizi e virtù degli italiani. Tutti noi siamo capaci di gesti straordinari e poi siamo le stesse persone che non aspettano altro che fregare il prossimo. Angeli a L'Aquila ed evasori fiscali, volontari Avis e falsi invalidi, spesso queste apparenti contraddizioni possono convivere nella stessa persona. Qualcuno diceva che "chi è senza peccato scagli la prima pietra", e per giustificare la propria mediocrità molte persone interpretano questa frase (che fa parte dell'inconscio nazionale) senza mai considerare l'invito forte all'esame di coscienza personale al fine di migliorarsi. Dobbiamo quindi avere il coraggio di pretendere di più da noi stessi e dagli altri, e in una società "manichea" come le nostra possono essere considerati dei modelli solo le persone che hanno rifiutato la strada dell'illegalità. Craxi sarà pur stato un grande statista, ma le vicende di Tangentopoli sono più che sufficienti per non elevarlo a modello da imitare. Ogni paragone fatto tra Bettino e Giordano Bruno dimostra poi la raffinata cultura dell'ex Ministro dell'Istruzione.

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