sabato 30 gennaio 2010

Ferrara sollevato dall'incarico, arriva Zaccheroni

Dopo un'agonia durata due mesi, la dirigenza della Juventus ha finalmente deciso di dare un segnale e ha sollevato Ciro Ferrara dal suo incarico. L'ex (grande) difensore dei bianconeri ha pagato l'inesperienza ed è anche stato poco aiutato dalla buona sorte. Di certo ha anche avuto colpe specifiche e l'impostazione tattica della squadra mi ha spesso lasciato perplesso. In tutta questa metà di stagione la Juventus ha giocato con uno schema troppo offensivo rispetto all'evidente fragilità della retroguardia. Forse Ferrara avrebbe avuto maggiore successo se la dirigenza avesse comprato altri difensori sul mercato, ma i Blanc / Secco non han saputo far altro che ascoltare i consigli di Lippi.

Gli acquisti di Cannavaro e Grosso sono uno dei fallimenti della dirigenza. Bisogna constatare che i due campioni del Mondo non stanno facendo fare alcun salto di qualità ai bianconeri e, a mio parere, sono due giocatori inutili per un progetto di medio termine, mentre i tanto criticati Melo e Diego possono essere recuperati se si inizia a costruire una squadra in cui si prova a dare un senso alla parola equilibrio, combinando giocatori complementari.

La Juventus degli ultimi anni stava in piedi grazie all'entusiasmo degli ultratrentenni. Ranieri aveva trovato un buon equilibrio difensivo. Purtroppo alcune gare venivano perse per un fuorigioco esasperato, ma la squadra aveva un gioco, e la tecnica di Del Piero (quest'anno sempre infortunato), Camoranesi e Nedved, creava un bel mix perché si coniugava con una coppia di centrali muscolari. La Juventus di oggi ha molto meno smalto, ha meno capacità tecnica nell'undici titolare ed è ormai attanagliata dalla paura di sbagliare.

La gara di Coppa con l'Inter è stata emblematica. Nessuno si muoveva senza palla. La coppia di telecronisti poi si ostinava a ricordare il digiuno di Amauri, ma è un po' difficile produrre qualcosa se nessun giocatore attacca gli spazi. Nel complesso era evidente l'assenza di un centrocampista "intelligente" perché quella Juve, con un Nedved al posto di De Ceglie (purtroppo non migliora!) sarebbe stata una discreta squadra.

Il compito del nuovo allenatore bianconero è arduo. Zaccheroni non ha fatto bene nelle sue ultime esperienze, ma qualche attenuante deve essergli riconosciuta. All'Inter e alla Lazio ha fatto il traghettatore, mentre il Torino della gestione Cairo pare essere anarchia allo stato puro. Ora Zac può riscattarsi alla Juventus. L'obiettivo Champions è fattibile perché, Roma a parte, le altre pretendenti non sembrano essere in grado di tenere questo ritmo, ma di certo alla Juve serve una sterzata a partire dall'atteggiamento dei giocatori rispetto alle partite. Poi, Champions o no, entro fine anno bisognerà anche esplicitare un giudizio sui dirigenti, il cui operato pare indifendibile.

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