Come è ormai consuetudine ogni nuovo anno cambiano le regole della formula1. Queste modifiche continue rispondono all'esigenza di garantire maggiore interesse verso una disciplina che offre uno spettacolo modesto, ma è bene sperare che i regolamenti siano scritti in modo chiaro al fine di evitare quelle situazioni paradossali che hanno caratterizzato la stagione 2009. La Brawn Gp ha infatti adottato un'interpretazione dei regolamenti "borderline", ha costruito un'auto che implementava alcune soluzioni tecniche che altri team consideravano irregolari, e ciò ha determinato un vantaggio competitivo nella prima parte di stagione, culminato nel titolo piloti di Jenson Button e nel titolo costruttori.
Le modifiche fondamentali del 2010 riguardano l'abolizione dei rifornimenti e delle termocoperte, oltre che l'innalzamento del limite di peso delle vetture. Il pit stop non prevederà più alcun rifornimento di carburante e questa modifica determinerà un ritorno alle vecchie qualifiche. La formula delle qualifiche sarà quella delle tre manches con le eliminazioni, ma quest'anno, in occasione del terzo round, non sarà più necessario girare con la vettura carica con la benzina necessaria per percorrere la prima parte di gara. L'altra grande novità riguarda il limite di peso portato da 605 a 620 Kg.
Le novità più interessanti riguardano la griglia di partenza. Il campione del mondo, Jenson Button, affiancherà Lewis Hamilton alla McLaren. La Mercedes (ex Brawn Gp) schiererà Nico Rosberg e Michael Schumacher. Il ritorno di Schumi viene visto come un tradimento alla Ferrari, ma bisogna anche dire che il team di Maranello ha riacceso la voglia di competere del pilota di Kerpen. Quando Massa ebbe il suo terribile incidente in Ungheria la Ferrari pensò di sostituire il brasiliano con il suo uomo immagine, e forse questo tentativo, che poi non è andato a buon fine per problemi al collo del tedesco, ha risvegliato lo spirito agonistico dell'atleta. Più che un tradimento, la scelta di Schumi, ha il sapore della sfida contro una nuova generazione di piloti.
La Red Bull, vera rivelazione tecnica del 2009, ha confermato Vettel e Webber. La Ferrari schiera Massa e Alonso, mentre ha salutato, non senza qualche polemica, Raikkonen. Il trattamento riservato al finlandese testimonia la confusione che c'è stata in casa Ferrari. Kimi è arrivato nel 2007 per ereditare la leadership di Schumacher e al primo anno ha subito vinto un incredibile titolo. All'epoca tutti noi ferraristi festeggiavamo, ma oggi qualche voltagabbana prova a sminuire il valore di quel titolo andando a cercare qualche patetica scusa nella spy story (l'arte della dietrologia è sempre buona per confutare i fatti). Di certo Raikkonen ha deluso nel 2008, ma in pochi ricordano i disastri della nuova gestione tecnica e le occasioni buttate al vento da Massa che non ha mai vinto un Mondiale in 5 anni di Ferrari. Purtroppo Felipe ha avuto la sua occasione, ma ha perso il Mondiale 2008 e quando perdi gli errori commessi nei precedenti gran premi diventano decisivi. Del resto se Hamilton avesse vinto il Mondiale 2007 oggi guarderemmo alla gara di S.Paolo '07 in modo diverso.
A Maranello puntano forte su Alonso che dovrà garantire un extra contributo per lo sviluppo della macchina. Qualche manager della Ferrari ha giustificato la cacciata di Raikkonen cercando scuse nella sua scarsa loquacità e nel piccolo contributo che dava allo sviluppo della vettura. Ma la Ferrari del 2009 aveva anche altri piloti e viste le prestazioni deprimenti pare molto ingeneroso (e di pessimo gusto) caricare tutte le responsabilità su una persona.
La Williams si presenta con Barrichello e Hulkenberg, la Renault punterà forte su Kubica, la Toro Rosso ha confermato Buemi, la Force India schiererà Liuzzi e Sutil, mentre la Sauber ha assicurato un posto a Kobayashi. Oltre ai soliti team (la Sauber rileva la BMW) vi sono alcune new entry. La Lotus presenterà Trulli e Kovalainen, la Campos garantirà un posto a Bruno Senna, la Virgin a Di Grassi e Glock, mentre sulla US F1 Team non si sa molto.
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