martedì 15 dicembre 2009

La fiducia sempre e comunque

Adinolfi aveva detto di preferire Berlusconi a Fini perché il populismo è più facile da battere rispetto al trasformismo. Non esprimo alcun opinione personale, anche perché per come è scritta la frase precedente si potrebbe ricavare l'impressione che l'obiettivo è quello di combattere sia l'uno che l'altro, ma di certo Adinolfi dimostra come un ragionamento non sempre è degno di entrare in tale categoria. Tanto per fare un esempio si potrebbe ricordare che il "populista" ha vinto 3 delle ultime 5 elezioni e, in occasione dell'ultima sconfitta (2006), ha costretto il centro sinistra al suicidio politico.

E' bello comunque sapere che il "trasformista" è accusato del reato d'aver cambiato le sue idee, quando in Italia accettiamo che metà del Parlamento sia trasformista per opportunità (e le idee di questi ballerini le cerchiamo a Chi l'ha visto). La vera domanda, che Adinolfi & co non fanno, è quella di comprendere quanto sia sincero il Presidente della Camera. Oggi Fini è finalmente uscito dall'ambiente politico troppo nostalgico e autoreferenziale in cui è cresciuto e sta iniziando a costruire un progetto politico che guarda al futuro, mentre il resto della destra si perde tra l'evocazione dell'eterno spettro comunista o continua ad alimentre disquisizioni storiche di dubbia utilità per il paese (per l'amor del cielo non sono temi inutili, ma alla politica si chiede anche altro).

Fini sta onorando il suo ruolo istituzionale e oggi ha fatto bene a criticare la questione di fiducia posta sulla Finanziaria. Bondi l'ha redarguito e ha deciso di sposare il delirio di Sallusti: se Fini critica il Governo allora fomenta la violenza. Ma con un Governo che decide senza ascoltare e vuole anche avere la pretesa di appiccicare (a suo piacimento) l'etichetta dell'untore a chi non si adegua, rischiamo di non distinguere la critica dall'odio. E tale distinzione non può essere fatta unilateralmente da una delle parti in causa.

1 commento:

  1. Non ho ben capito a cosa miri FINI, ma se tende a qualcosa di meglio in futuro e che non sia questa becera e obsoleta politica estremizzata da destra e sinistra che paralizza il paese, allora sono daccordo; se non altro perchè spero di lasciare alle generazioni a venire un qualcosa di ragionevole spazzando via questa ciurmaglia di leccaculo di politici.
    Romolo.

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