Andrea Bargnani e Marco Belinelli sembrano poter ambire ad un posto nei play off. I Raptors vantano un record leggermente negativo (16 W - 17 L), ma ciò è più che sufficiente per mantenere il sesto posto nella Eastern Conference. La franchigia canadese ha mostrato una netta evoluzione rispetto alla squadra confusa e poco creativa della prima parte di stagione. Oggi i Raptors beneficiano del contributo positivo di molte incognite (Weems su tutti) e l'infortunio di Calderon, che ha determinato la promozione di Jack a play titolare, è coinciso con l'inversione di tendenza. Il team è riuscito a fare di necessità virtù, Jack ha avuto l'indubbio merito di favorire un maggiore coinvolgimento di tutti i giocatori, mentre il play spagnolo si ostinava a giocare su Bosh. Il primo a trarre vantaggio dalla situazione attuale è Hedo Turkoglu, oggi spesso si traveste da assist man, e la squadra gioca decisamente meglio.
In questo quadro positivo gli italiani non sfigurano. Bargnani è una certezza, ad oggi viaggia con quasi 16.7 punti di media e se la sua percentuale da tre è solo del 35% circa, va anche ricordato che ha aumentato minutaggio, rimbalzi a partita (6 circa) e percentuale dal campo (47%). Belinelli invece non ha percentuali buone, dal campo viaggia sotto il 40% e sembra troppo legato alla soluzione del tiro da fuori. L'ex fortitudo sta però giocando bene e gode di una discreta fiducia, anche se forse si sarebbe aspettato un minutaggio superiore.
Per il resto la Eastern Conference non riserva sorprese. La vetta se la giocano in quattro: Cleveland, Orlando, Boston e Atlanta. Dietro queste ottime squadre c'è, staccata di un abisso, Miami, poi i Raptors e dietro c'è una grande bagarre tra franchigie con record pesantemente negativi. Oggi l'ottava piazza è occupata dai Chicago che vantano un ruolino di marcia con 12 vinte e 17 perse. I New York Knicks di Mike D'Antoni sono vicini ai Bulls (12 W - 20 L) e stanno mostrando un ottimo Danilo Gallinari. L'ex Armani sta giocando un'ottima stagione e gode dell'assoluta fiducia del team, anche se spesso subisce l'egoismo di alcuni compagni di squadra, in particolare di quelli che hanno già la valigia in mano. Questo spirito di squadra che manca è il principale ostacolo tra la post season e questi New York Knicks.