Dopo il naufragio del progetto di
Luis Enrique la Roma ha deciso di affidarsi a Zeman. L'allenatore boemo è
reduce da un'annata fantastica a Pescara, dove ha lanciato una serie di
giovani destinati a scrivere pagine importanti nel calcio italiano
(Capuano, Verratti, Insigne e Immobile, su tutti) e ha zittito chi gli
aveva appiccicato l'etichetta del perdente di successo. Zeman è il vero
valore aggiunto per la nuova Roma, sia per l'entusiasmo manifestato sin
dai subito dalla tifoseria che per la sua capacità di insegnare calcio e
trarre il meglio dai ragazzi. Oltre al fumo l'unico vizio che il boemo
deve controllare è quello di non eccedere con le punzecchiature verso la
mai amata dirigenza bianconera. Non voglio fare un riassunto di una
quindicina d'anni di polemiche, ma chi vuole andarsele a rivedere potrà
constatare come alcune siano sacrosante, mentre altre appaiono
pretestuose e buone per sviare l'attenzione da altri problemi.
La
sessione di calciomercato ci consegna una Roma molto più competitiva. I
giocatori che nell'ultima stagione non hanno convinto sono stati ceduti
(Cassetti, Cicinho, Gago, Heinze, Josè Angel, Juan, Pizarro, Simplicio)
e l'unica cessione per certi versi incomprensibile è quella di Borini.
Per certi versi in casa giallorossa è stata fatta pulizia e i giocatori
non in linea col nuovo progetto tattico sono stati accompagnati alla
porta. Tra i nuovi arrivi in difesa troviamo una certezza (Balzaretti) e
alcune scommesse (Piris, Castan, Marquinos), a centrocampo Bradley sarà
titolare e nella linea mediana troverà De Rossi e Pjanic. Ma il colpo
da 90 riguarda l'attacco dove Destro sembra pronto per esplodere
definitivamente dopo l'ottima stagione di Siena. Da lui ci si attendono
almeno 15 reti.
A
leggere gli 11 titolari la Roma sembra essere un passo avanti alle
milanesi, ma dietro alla Juventus. A differenza dei bianconeri avrà il
vantaggio di non disputare alcuna competizione europea, ma la difesa dei
giallorossi non sembra insuperabile. L'arma in più potrà essere Lamela,
giocatore dotato di una tecnica sopraffina, ma spesso discontinuo ed
estraniato dal gioco. Da Totti si attende invece una dimostrazione di
professionalità: gli schemi di Zeman potrebbero penalizzarlo, ma
comunque troverà spazio.
Come si fa a considerare favorita per lo scudetto una squadra che vince lo scudetto una volta ogni 30 anni e con un allenatore che e'gia' stato esonerato dalla stessa in passato.Siamo il paese piu' ridicolo del mondo.
RispondiEliminaNon mi pare di averla indicata come favorita. Penso possa essere protagonista, ma non è a livello della Juve.
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