mercoledì 22 agosto 2012

Milan di transizione, ma non parte spacciato

La stagione del Milan si annuncia difficile. La famiglia Berlusconi non è immune alla crisi economica che attanaglia l'Italia (e in più ha anche il Lodo Mondadori con il risarcimento di circa 500mln a favore di De Benedetti) e non vuole ripetere quanto fatto negli anni scorsi quando immetteva liquidità nelle casse societarie per pareggiare le perdite. La dirigenza ha assecondato la volontà della proprietà e sta costruendo una squadra economicamente sostenibile, in cui il monte ingaggi risulta sensibilmente ridotto. Ibrahimovic e Thiago Silva sono stati ceduti per complessivi 65mln, mentre buona parte della vecchia guardia si è svincolata o non ha rinnovato i contratti in scadenza. Le partenze di Gattuso, Inzaghi, Nesta, Seedorf, Van Bommel e Zambrotta, ben fotografano l'inversione di tendenza di casa Milanello.

Da un punto di vista tecnico il Milan esce indebolito da questo mercato. Nel giro di due anni (vedi passaggio di Pirlo alla Juventus) è stata smantellata l'ipotetica spina dorsale della squadra e la mancanza di alcuni uomini di esperienza potrebbe avere ripercussioni sulla stabilità dello spogliatoio rossonero. Sia chiaro, in passato il Milan era stato ampiamente criticato poiché aveva una squadra "vecchia", ma, il passaggio dalla vecchia politica societaria alla nuova, è stato talmente rapido da poter determinare una crisi d'identità. In aggiunta a queste partenze bisogna anche registrare lo scambio Cassano - Pazzini con l'Inter, anche se qui le volontà dei giocatori sembrano prevalere.

Sul fronte degli arrivi si è puntato su Acerbi e Zapata per la difesa, sono arrivati tre centrocampisti (Montolivo, Traorè e Constant) e una punta (Pazzini). Tra tutti questi nomi Montolivo rappresenta l'affare del mercato poiché è un titolare della nazionale ed è arrivato a parametro zero. Gli altri proveranno a non far rimpiangere gli illustri predecessori.

Per Allegri si preannuncia una stagione difficile in cui molti commentatori sottolineano come si dovrà vedere la sua mano (mentre alcune partite delle ultime due stagioni davano l'idea che Ibrahimovic colmasse alcune lacune nel gioco dei rossoneri). Ma va anche detto che in questa situazione il tecnico toscano si ritrova in una posizione di forza perché un eventuale insuccesso deriverebbe dalle scelte di mercato. Da un punto di vista tecnico la speranza è che, senza gli uomini che tenevano in piedi la difesa (Nesta, Thiago Silva) e risolvevano le partite con gol e assist, tutti i componenti della rosa riescano a migliorarsi per fare un miracolo sportivo. Ci si attende un salto di qualità da Boateng, Robinho e soprattutto da Pato, quest'ultimo deve decidere cosa fare da grande, ma il collettivo può funzionare se la squadra viene messa nelle condizioni di avere fiducia nei propri mezzi e se molti "comprimari" riescono a migliorare la loro resa.

2 commenti:

  1. Disturba la poca coerenza della società, con conseguente presa in giro dei tifosi

    RispondiElimina
  2. Vediamo come finirà il mercato. Di certo tutto il tira e molla su Thiago Silva sa di presa in giro

    RispondiElimina