venerdì 17 dicembre 2010

Questo straordinario Governo del fare

Berlusconi può continuare ad esultare, grazie a tre finiani addormentati e a qualche transfugo accuratamente scelto da PD e IDV può governare. Chiunque vede l'inconsistenza di questa maggioranza, ma per Berlusconi l'obiettivo era tattico: mantenere la poltrona per non perdere il privilegio del legittimo impedimento. Poche storie, è per questo che continua a fare il Presidente del Consiglio e si ostina a non immaginare un altro leader nel centrodestra. I risultati però sono sotto gli occhi di tutti e il nostro premier sembra più interessato ai bunga bunga serali che ai problemi del paese. Per quanto Minzolini, Sallusti e Belpietro si sforzino, l'Italia sta perdendo, lentamente, competitività e sta scivolando in una posizione defilata rispetto alle altre potenze occidentali. Ma a questo Governo la cosa non sembra interessare.

Il rilancio del paese deve passare da un'oculata gestione del debito e così,il senatore Quagliarello è venuto a ricordarci che la responsabilità non è del Governo del fare, ma dei Governi di solidarietà nazionale di fine anni '70. La stucchevole disputa sulle colpe storiche dovrebbe imporci una riflessione: l'Italia si merita un Governo che fugge dalle responsabilità provanti? Non v'è dubbio che il debito abbia numerosi padri, ma è altrettanto chiaro che solo al Governo in carica spetta il compito di risolvere il problema (se ne ha le capacità). Del resto non so voi, ma personalmente non mi fiderei troppo di un medico abilissimo nell'effettuare una diagnosi e totalmente incapace nell'individuare una cura.

Forse corro troppo, ma gli scandali che hanno riempito le pagine dei quotidiani d'inchiesta hanno mostrato che l'attuale maggioranza non sta percorrendo la strada della vera efficienza finalizzata al riordino dei conti pubblici. Le cricche inseguono interessi privati e questi divergono con l'obiettivo di razionalizzare la spesa pubblica. Altro che "Italia migliore", abbiamo spesso letto la descrizione di un'Italia che cerca nella politica un interlocutore per arraffare tutto quello che può, danneggiando così la collettività. E' successo con alcuni Ministri (penso a Bondi che trova un lavoro pubblico a l'ex marito di sua moglie), con alcuni coordinatori nazionali, con il maxi scandalo della parentopoli romana (a proposito Alemanno, per sostenere il così fan tutti sono gradite delle prove, almeno risolviamo più problemi in una volta sola). E non è questione di destra o sinistra perché alcuni Ministri del passato esecutivo non li rimpiangiamo per le stesse ragioni. Purtroppo sono tutte queste inefficienze il vero male incurabile del nostro paese e alla base c'è una mentalità egoistica che ci porta a fottere lo Stato come se fosse una parte terza totalmente estranea. 

Al tempo stesso l'Italia è il terzo paese per pressione fiscale e non offre, ai cittadini, quei servizi garantiti dalle democrazie nord europee. Per tenere i conti in equilibrio siamo così costretti a tagliare i servizi essenziali e il Governo prova a mistificare la realtà raccontandoci che tutto è normale, tutto va bene. Si tagliano i soldi alle forze dell'ordine, si tagliano i trasferimenti alla scuola e all'università, si tagliano i trasferimenti per il trasporto pubblico, e in questo quadro decadente i cittadini faticano a leggere il nesso che c'è tra alcune inefficienze e il degrado di alcuni servizi pubblici
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