domenica 26 dicembre 2010

Nuovi allenatori, ora nuova disciplina. L'Inter da Benitez a Leonardo

L'avventura di Benitez è finita con una risoluzione consensuale del contratto. Il bilancio dell'allenatore spagnolo è sostanzialmente negativo perché la squadra ha perso troppe partite, in campionato ora ha 13 punti da recuperare sul Milan che potrebbero diventare 7 se i nerazzurri dovessero ottenere due vittorie nei recuperi con Cesena e Fiorentina. In Champions l'Inter non ha impressionato e ha smesso di giocare dopo il fantastico primo tempo disputato con il Tottenham a San Siro. L'ottavo col Bayern non sarà una passeggiata, ma i bavaresi stanno disputando una stagione fin qui anonima e affidano le loro speranze a Robben, che rientrerà da un fastidioso infortunio. In definitiva Benitez porta a casa due trofei cui l'Inter ha partecipato grazie alle vittorie della passata stagione. E' chiaro che i suoi meriti sono limitati, ma questo non toglie alcuna responsabilità a giocatori e dirigenti. L'atteggiamento del gruppo è stato irritante, penso ad esempio al comportamento di Chivu nel match giocato all'Olimpico con la Roma o a quello di Maicon nell'incontro con la Juventus. L'allenatore non ha avuto il rispetto che si meritava e l'anomalia di Moratti (e degli interisti che esaltano questo Presidente) sta nel non capire un concetto chiave: una volta che la dirigenza sceglie un tecnico questo, fin dal primo minuto, deve avere il sostegno di tutti componenti della società. Sapevamo tutti che Benitez non sarebbe stato un sergente di ferro alla Mourinho, ma è implicito che qualunque allenatore, per poter esprimere le sue idee, deve contare sull'appoggio della società. Moratti ha preferito i giocatori a Benitez. Forse sarà anche giusto per un fantomatico debito di riconoscenza, ma in questo modo si è mandato un signor allenatore al macello e ora i nerazzurri sono costretti a recuperare.

L'arrivo di Leonardo può rappresentare un'inversione se cambia il rapporto tra allenatore, dirigenti e squadra. Moratti deve capire che, per provare a rivincere, deve fare blocco unico col nuovo mister per far capire ai giocatori che la società appoggia la nuova linea. Se così non sarà allora rivedremo scene patetiche come la pagliacciata che Materazzi ha orchestrato durante la premiazione del Mondiale per Club. Una società seria e autoritaria non dovrebbe accettare simili comportamenti.

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