domenica 19 dicembre 2010

L'Inter sul tetto del mondo e Benitez si toglie qualche macigno dalle scarpe

Il Mazembe si è sciolto come neve al sole e, in onore alla tradizionale discontinuità del calcio africano, ha fatto una misera figura contro l'Inter. I nerazzurri salgono sul tetto del mondo e se è vero che in questa competizione hanno affrontato due squadre da Lega Pro Italiana (ad esser generosi..), non va dimenticato il cammino affrontato durante la scorsa stagione nella Champions League. L'Inter di Mourinho ha vinto una Coppa Campioni eliminando Chelsea, Barcellona e Bayern Monaco, ovvero le squadre che hanno vinto Premier League, Liga e Bundesliga. Il Mondiale per Club giunge quindi come ciliegina sulla torta e 5 trofei vinti in 7 mesi rappresentano un trionfo senza precedenti nella storia del calcio italiano. Se non sbaglio nel 2003 e nel 2007 il Milan si fermò a tre.

Oltre all'aspetto sportivo c'è anche da discutere sulle parole di Benitez. Sul Corriere Sconcerti ha criticato il tecnico spagnolo perché secondo lui non doveva rovinare la festa e rinfacciare i problemi in questo momento. Personalmente credo invece che Benitez ha fatto benissimo per diverse motivi. In primo luogo perché Moratti non ha fatto il mercato, ha puntato tutto su una rosa logora in cui, tra l'altro, non è più presente il talento più cristallino del calcio italiano. Balotelli avrà pure un caratteraccio, ma di certo sarebbe servito come il pane all'Inter attuale. La questione degli infortuni può avere cause molteplici. Per alcuni è colpa di Benitez, ma prima di criticare i metodi di preparazione del tecnico spagnolo bisogna anche conoscere lo stato di salute che avevano gli atleti dopo due anni di cura Mourinho. Quindi questo punto, considerato dalla stampa come una pecca di Benitez, in realtà è ambiguo e la responsabilità non può essere unica. Ma il vero motivo per cui Benitez ha approfittato del trionfo per sfogarsi è legato ai rapporti tra dirigenza, staff tecnico e giocatori. In questi mesi se sono viste di tutti i colori: Eto'o che decide di non giocare in alcuni ruoli, Chivu che manda al diavolo l'allenatore durante la gara dell'Olimpico con la Roma, Maicon che dà di matto in più di un'occasione (con la Juve). Insomma i nerazzurri hanno spesso i nervi fuori controllo e mostrano un atteggiamento irrispettoso nei confronti dell'allenatore spagnolo. Di base si può dire che Benitez non ha l'autorità di Mourinho e quindi è colpa sua, ma se l'allenatore non alza la voce, non fa il sergente di ferro e ha un carattere amichevole, allora la società ha il dovere morale di ricordare ai giocatori che devono portargli rispetto. Insomma, nell'Inter di Moratti il problema di fondo è rappresentato da una dirigenza dal comportamento ambiguo perché dovrebbe conferire autorità all'allenatore (difendendolo e schierandosi dalla sua parte), mentre troppo spesso si ha l'impressione che il Presidente sia troppo riconoscente verso i giocatori e finisce per togliere autorità a Benitez. Mourinho sapeva ovviare a questo storico difetto di Moratti, mentre gli altri 14 allenatori che ha avuto l'Inter non hanno questa capacità.

P.S. la lista dei 14 comprende: Ottavio Bianchi, Luis Suarez, Roy Hodgson, Luciano Castellini, Gigi Simoni, Mircea Lucescu, Luciano Castellini (2), Roy Hodgson (2), Marcello Lippi, Marco Tardelli, Hector Cuper, Roberto Mancini, Rafael Benitez.

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