La sconfitta col Parma brucia perché la formazione emiliana non è più quella di una volta e, con la concomitante squalifica di Zlatan Ibrahimovic, molti supporter bianconeri immaginavano che il turno infrasettimanale dell'Epifania sarebbe stato un'ottima occasione per ridurre il divario dal vertice della classifica. Ma il calcio è bello perché è irrazionale, la Juventus è crollata col Parma e il Milan ha ottenuto una striminzita vittoria col Cagliari. In molti hanno speso fiumi d'inchiostro per raccontare la storia della vendetta di Giovinco e Palladino, ovvero di due fantasisti cresciuti nel vivaio bianconero e scartati dalla prima squadra. Per la Juventus però non c'è tempo per rimpiangere i due ex, anche perché le loro opportunità le hanno avute e hanno offerto delle prestazioni imbarazzanti, piuttosto bisogna leccarsi le ferite e ripartire. Sarà che la lunga sosta offusca il ricordo delle buone prestazioni del 2010, ma si ha come l'impressione che questa gara rappresenti una svolta in negativo. Dopo 3 minuti di gioco Quagliarella, ossia l'attaccante più in forma tra i bianconeri, si è procurato un gravissimo infortunio che lo terrà lontano dai campi di gioco per tutta la stagione e ne sono bastati altri 15 (circa) a Felipe Melo per farsi cacciare. Il mediano brasiliano ha fatto un fallo di reazione, ma il gesto è talmente violento da far sembrare che le 3 giornate di squalifica siano poche. In 15 minuti la Juventus ha perso la gara col Parma. Resta da capire se quel quarto d'ora di follia inciderà anche sulle prossime partite. Il calendario propone un'insidiosa trasferta a Napoli, e tutti sanno che i partenopei giocano alla morte quando vedono bianco - nero.
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