domenica 25 ottobre 2009

La coerenza di Minzolini

Penso di non dire un'eresia sostenendo che una parte del PdL (quella costituita dagli irriducibili berluscones) concepisce la politica come l'espressione di un sentimento di devozione nei confronti del leader. In quest'ottica fideista è presumibile che qualcuno abbia anche gioito per lo scandalo che ha coinvolto Marrazzo. Poco importa se il Presidente della Regione Lazio fosse ricattato da mesi, dando in questo modo ulteriore ossigeno ai sentimenti mai sopiti di anti politica, quello che conta è che Marrazzo è del PD e, soprattutto, la sua storia può essere utilizzata per riqualificare la posizione di Berlusconi. L'ennesimo tentativo di salvare capra e cavoli livellando il tutto verso il basso. Ma per chi usa i valori e le idee come specchio per le allodole non è poi un grande dramma.
Le storie sono abbastanza diverse perché in un caso il ricatto è conclamato, mentre nell'altro è ipotetico. Marrazzo ha dovuto pagare il silenzio degli estorsori, mentre Berlusconi vuole farsi passare per l'ingenuo di turno che non coglie il nesso tra la presenza di un imprenditore alla ricerca di affari nel settore pubblico e le donne gentilmente offerte. Se l'uno era ricattato, per l'altro si correva il rischio che fosse corrotto. Del resto il metodo Tarantini si era dimostrato estremamente efficace allorché fu utilizzato coi politici del PD pugliese.
In tutto questo bel quadretto emerge anche la coerenza di Minzolini. Quando scoppiò il caso della D'Addario il direttore del tg1 annunciò, in un famoso editoriale, di non ritenere quelle notizie rilevanti. Il "chiacchericcio" non è da tg1. Meglio fare uno speciale di un'ora e passa sull'inutile G8 de L'Aquila. Poi su tutte lasciava basiti la motivazione forte del pensiero minzoliniano: essendo Berlusconi non indagato, la cosa non è rilevante per il cittadino. Ma questo significa che non bisogna parlare neanche di Ignazio Marino, per la nota spese gonfiata, e per assurdo anche di Marrazzo (a meno che esista il reato di "ricattato"). Molto meglio il Minzolini di qualche anno fa. Niente salti mortali per giustificare i vizi e le debolezze dei potenti, meglio richiamarli a rispondere dei loro atteggiamenti.
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2 commenti:

  1. Concordo con l'idea gerale e con il commento al mio post: Marrazzo, Berlusconi, Clinton, sda=sesso degli angeli, moralità e legalità nell’informazione, giustizia e politica, http://neo-machiavelli.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2364541 . Credo che Tarantini non sia innocente ma ha avuto un comportamento molto difuso. Immagino che sarà più perseguitato della giustizia di altri cento volte peggiori.

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  2. Il doppiopesismo come metodo di sfruttamento a fini politici dei mezzi d'informazione. Questo il titolo del capitolo di storia dedicato alle vicende di questo Governo. E a chi non lo vede consiglio una bella visita. Mi raccomando: che sia bravo!

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