"Se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciterebbero le azioni necessarie per l'annullamento del contratto" Claudio Scajola - 05/2010.
Nei momenti tristi e bui bisogna trovare il coraggio di sorridere. Io quelli del "Governo del fare" li ringrazio perché sono degli ottimi umoristi. Lo so che è datata, ma questa frase di Scajola è fantastica ed è bene ricordare queste perle degli uomini del fare, perché testimoniano la presunzione della nostra classe politica. Non si sentono mai in dovere di chiedere di scusa, non avvertono mai alcuna vergogna e finiscono per dare l'impressione di essere anche un po' incoscienti.
Ieri gli abruzzesi hanno protestato sotto Palazzo Grazioli. Il nostro premier non ha perso occasione per sfoggiare il suo senso di responsabilità. Berlusconi ha detto che la colpa è solo degli enti locali, però tre mesi fa quando dovette inaugurare le prime case consegnate agli abruzzesi (e pagate dalla Provincia autonoma di Trento) organizzò, col fido Bruno Vespa, una puntata su misura in prima serata per prendersi dei meriti che non erano solo suoi. Quando una persona si comporta in questo modo è lecito pretendere che abbia poi l'umiltà di assumersi tutte le colpe quando le cose non vanno nella direzione sperata. Berlusconi invece ignora un discorso di questo tipo. La sua grande capacità comunicativa è centrata sulla voglia di prendersi tutti i meriti, anche non suoi, e sul tentativo di scaricare tutte le responsabilità sugli altri. Questo testimonia la grandezza dello statista che ci rappresenta. Poi magari, per qualcuno, il suo potrà essere un comportamento apprezzabile, ma provate ad immaginare cosa sarebbe la società in cui viviamo se tutti fossero così.
Nei momenti tristi e bui bisogna trovare il coraggio di sorridere. Io quelli del "Governo del fare" li ringrazio perché sono degli ottimi umoristi. Lo so che è datata, ma questa frase di Scajola è fantastica ed è bene ricordare queste perle degli uomini del fare, perché testimoniano la presunzione della nostra classe politica. Non si sentono mai in dovere di chiedere di scusa, non avvertono mai alcuna vergogna e finiscono per dare l'impressione di essere anche un po' incoscienti.
Ieri gli abruzzesi hanno protestato sotto Palazzo Grazioli. Il nostro premier non ha perso occasione per sfoggiare il suo senso di responsabilità. Berlusconi ha detto che la colpa è solo degli enti locali, però tre mesi fa quando dovette inaugurare le prime case consegnate agli abruzzesi (e pagate dalla Provincia autonoma di Trento) organizzò, col fido Bruno Vespa, una puntata su misura in prima serata per prendersi dei meriti che non erano solo suoi. Quando una persona si comporta in questo modo è lecito pretendere che abbia poi l'umiltà di assumersi tutte le colpe quando le cose non vanno nella direzione sperata. Berlusconi invece ignora un discorso di questo tipo. La sua grande capacità comunicativa è centrata sulla voglia di prendersi tutti i meriti, anche non suoi, e sul tentativo di scaricare tutte le responsabilità sugli altri. Questo testimonia la grandezza dello statista che ci rappresenta. Poi magari, per qualcuno, il suo potrà essere un comportamento apprezzabile, ma provate ad immaginare cosa sarebbe la società in cui viviamo se tutti fossero così.
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