Dopo due scudetti consecutivi la Juventus punta decisa all'Europa. L'anno scorso i bianconeri hanno vinto uno scudetto che da un punto di vista agonistico non è lontanamente paragonabile con quello della stagione 2011/12. La rivalità con il Milan era più accesa di quella col Napoli, le schermaglie Allegri - Conte (detto Mr. Ironia) più che colpi di fioretto erano colpi con la clava, e poi c'è stato il leggendario gol di Muntari come ciliegina sulla torta.
Ma la conferma dei bianconeri sul trono d'Italia ha un valore da non sottovalutare. In primis perchè mette a tacere coloro che spiegavano l'exploit ai danni del Milan di Ibra, con la scusa che la Juve non avesse un doppio impegno. In secondo luogo perchè riconfermarsi è più difficile che vincere una volta sola (e anche un bel rosso di sera bel tempo si spera qui non guasta!).
Quest'anno l'obiettivo della Juventus deve essere l'Europa. L'anno scorso il gap col Bayern è parso imbarazzante. Nel mercato estivo Marotta ha provato a migliorare la squadra partendo da un'analisi molto razionale (dopo gli anni degli acquisti a random, vedi la stagione di Del Neri). L'attacco era il punto debole: Vucinic non è un goleador; Giovinco è stato un acquisto sbagliato sia per il costo (drammaticamente eccessivo), sia per i limiti tecnici e caratteriali; Matri e Quagliarella sono ottimi rincalzi, con loro titolari puoi primeggiare in Italia (se dietro hai Pirlo, Vidal e compagnia), ma diventa dura in Champions; Bendtner, arrivato dopo aver sognato Van Persie (da Charlize Theron ad Anna Maria Barbera, sigh), è stato un buco nell'acqua; Anelka incomprensibile. Da questo as is Marotta è partito sbolognando i due oggetti misteriosi (Bendtner e Anelka), vendendo l'unica punta vendibile (Matri, mentre Giovinco non ha mercato). Tra le new entries Llorente fa già storcere il naso, anche se è presto per emettere sentenze, mentre Tevez è di un altro pianeta rispetto agli standard bianconeri.
I dubbi riguardano la tenuta di chi ha svolto un lavoro encomiabile nelle ultime due stagioni: difesa e centrocampo. Sulla prima ci sono pochi dubbi perchè l'arrivo di Ogbonna offre alternative e potrebbe servire per coprire un calo di qualche difensore della vecchia guardia. In mezzo al campo, oltre alla gestione di Pirlo, si aprirà un caso legato al dualismo Pogba - Marchisio, dato che Vidal sembra intoccabile. L'anno scorso tutto finì bene con la trovata del centrocampo a 6, quest'anno le condizioni sembrano diverse. Pogba sarà uomo mercato e Conte dovrà fare scelte tecniche precise.
Nel complesso la Juve sembra un gradino sotto a Real e Bayern, ma con una botta di fortuna, può sognare il colpaccio in Europa. La gloria non sembra lontana.
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