Dopo il lancio del Duomo, Berlusconi si è preso una pausa dovuta alle sue condizioni fisiche, ma ora che è tornato al 200% ce lo dobbiamo subire. Il viaggio in Israele, il litigio con Casini, gli attacchi ai giudici e le barzellette sulle tasse, sono la dimostrazione che il Presidente del Consiglio ha completamente recuperato un buono stato di salute.
Nel suo viaggio in Israele Berlusconi ha provato un salto mortale con avvitamento, ma l'esito non è stato dei migliori. Dapprima ha parlato al Parlamento Israeliano dove è arrivato a parlare dell'invasione di Gaza e l'ha definita una giusta reazione alle provocazioni palestinesi. Dopo poche ore ha però detto ad Abu Mazen di paragonare le vittime di Gaza all'Olocausto. Senza entrare nel merito della complessa questione medio-orientale, va ricordato che a Gaza sono morti civili palestinesi per mano dell'esercito israeliano. Non vi è dubbio che la situazione fosse tesa da tempo, e Israele si è sentita in dovere di proteggere i suoi confini, ma lascia perplessi l'affermazione del premier italiano che poteva cavarsela, diplomaticamente, invitando le due parti ad un accordo, senza ficcar naso nelle guerre passate. So che sarebbe stata la classica dichiarazione di circostanza, ma almeno sarebbe parsa coerente, mentre mi pare poco serio paragonare i morti alla Shoah e prima dire che chi ha ammazzato quelle persone ha fatto bene.
In Italia le tensioni nascono per il ruolo dell'UDC. Casini sta giocando a carte scoperte e vedremo quante sono le regioni in cui corre: da solo, con il centrosinistra e con il PdL. Al momento si sa per certo che nel Nord Italia non entrerà in coalizioni con la Lega Nord (per fortuna), mentre in alcune Regioni è possibile un'alleanza con il PD. L'unica Regione in cui mi pare che possa allearsi con il centrodestra è la Puglia, dove sembrerebbe che le scelte di Fitto non convincono il super capo.
Ma Berlusconi ha una bella gatta da pelare con le tasse. Dopo i colpi di sole d'inizio anno, con l'annuncio di un taglio seguito dalla smentita immediata, ecco che ieri ha annunciato di aver già abbassato le tasse. Mi aspetto già qualche dato di finto abbassamento, che in realtà non c'è stato perché il gettito si è contratto a causa della contrazione del PIL. Ma siamo arrivati ad essere così rimbambiti che ci serve una terza persona per capire se paghiamo più o meno tasse?
Il tema delle tasse si lega anche con lo stato di salute dei conti pubblici. Noi italiani siamo insensibili a questo argomento, ma, visto che tocca alcune realtà economiche europee, è bene iniziare a non sottovalutare la questione. Rispetto a politiche economicamente insostenibili (come ad esempio un taglio delle tasse pre elezioni), preferirei che questo Governo si assumesse la responsabilità di sanare il deficit che annualmente abbiamo. Possono farlo senza aumentare le tasse, basta solo essere più seri nella lotta all'evasione (mentre le scelte operative di Tremonti vanno nella direzione opposta) e tagliare le fonti d'inefficienza senza intaccare la qualità dei servizi. Ma se la politica sarà quella di risparmiare sull'istruzione (non s'è mai visto un paese che spende poco e ha un buon livello culturale) e mantenere il carrozzone di commissioni e istituzioni, allora non ci siamo proprio. Teniamo anche conto che tutte le statistiche mostrano che a livello di istruzione siamo il paese del G7 che investe meno nell'università (ma investivamo di più nella scuola dell'obbligo), mentre su altri temi, come ad esempio i costi della burocrazia, siamo quello che sperpera di più. La Casta (Stella, Rizzo) era stata piuttosto chiara su questo punto, ma tutti l'hanno applaudita, e nessuno l'ha usata.
Nel suo viaggio in Israele Berlusconi ha provato un salto mortale con avvitamento, ma l'esito non è stato dei migliori. Dapprima ha parlato al Parlamento Israeliano dove è arrivato a parlare dell'invasione di Gaza e l'ha definita una giusta reazione alle provocazioni palestinesi. Dopo poche ore ha però detto ad Abu Mazen di paragonare le vittime di Gaza all'Olocausto. Senza entrare nel merito della complessa questione medio-orientale, va ricordato che a Gaza sono morti civili palestinesi per mano dell'esercito israeliano. Non vi è dubbio che la situazione fosse tesa da tempo, e Israele si è sentita in dovere di proteggere i suoi confini, ma lascia perplessi l'affermazione del premier italiano che poteva cavarsela, diplomaticamente, invitando le due parti ad un accordo, senza ficcar naso nelle guerre passate. So che sarebbe stata la classica dichiarazione di circostanza, ma almeno sarebbe parsa coerente, mentre mi pare poco serio paragonare i morti alla Shoah e prima dire che chi ha ammazzato quelle persone ha fatto bene.
In Italia le tensioni nascono per il ruolo dell'UDC. Casini sta giocando a carte scoperte e vedremo quante sono le regioni in cui corre: da solo, con il centrosinistra e con il PdL. Al momento si sa per certo che nel Nord Italia non entrerà in coalizioni con la Lega Nord (per fortuna), mentre in alcune Regioni è possibile un'alleanza con il PD. L'unica Regione in cui mi pare che possa allearsi con il centrodestra è la Puglia, dove sembrerebbe che le scelte di Fitto non convincono il super capo.
Ma Berlusconi ha una bella gatta da pelare con le tasse. Dopo i colpi di sole d'inizio anno, con l'annuncio di un taglio seguito dalla smentita immediata, ecco che ieri ha annunciato di aver già abbassato le tasse. Mi aspetto già qualche dato di finto abbassamento, che in realtà non c'è stato perché il gettito si è contratto a causa della contrazione del PIL. Ma siamo arrivati ad essere così rimbambiti che ci serve una terza persona per capire se paghiamo più o meno tasse?
Il tema delle tasse si lega anche con lo stato di salute dei conti pubblici. Noi italiani siamo insensibili a questo argomento, ma, visto che tocca alcune realtà economiche europee, è bene iniziare a non sottovalutare la questione. Rispetto a politiche economicamente insostenibili (come ad esempio un taglio delle tasse pre elezioni), preferirei che questo Governo si assumesse la responsabilità di sanare il deficit che annualmente abbiamo. Possono farlo senza aumentare le tasse, basta solo essere più seri nella lotta all'evasione (mentre le scelte operative di Tremonti vanno nella direzione opposta) e tagliare le fonti d'inefficienza senza intaccare la qualità dei servizi. Ma se la politica sarà quella di risparmiare sull'istruzione (non s'è mai visto un paese che spende poco e ha un buon livello culturale) e mantenere il carrozzone di commissioni e istituzioni, allora non ci siamo proprio. Teniamo anche conto che tutte le statistiche mostrano che a livello di istruzione siamo il paese del G7 che investe meno nell'università (ma investivamo di più nella scuola dell'obbligo), mentre su altri temi, come ad esempio i costi della burocrazia, siamo quello che sperpera di più. La Casta (Stella, Rizzo) era stata piuttosto chiara su questo punto, ma tutti l'hanno applaudita, e nessuno l'ha usata.
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