sabato 18 giugno 2011

Abbiamo un Governo?

Nell'ultimo mese sono successe alcune cose insignificanti. Il centro destra ha perso Milano, autentico fortino del berlusconismo, perdendo la faccia (vedi l'incresciosa caduta di stile della Moratti nel confronto con Pisapia trasmesso da Sky). Ha perso Napoli dove i cittadini hanno bocciato la pessima amministrazione del PD, senza mostrare alcuna fiducia per il PdL, nonostante la serie di promesse ridicole del nostro Presidente del Consiglio. Con questi due risultati salutiamo anche le analisi dei politologi da salotto che teorizzavano la barzelletta dell'elettorato moderato (il Terzo Polo dov'è?), dimenticando che Pisapia e De Magistris appartengono ad una tradizione politica che non rinnegano (e personalmente non condivido), ma hanno saputo catalizzare i voti dei "moderati"  grazie al fatto che sono percepiti come elementi di rottura rispetto ad un certo modo di fare politica. Poi l'attenzione si è spostata sui referendum, e mentre i due leader della coalizione dell'amore bifolco (la ditta B & B) invitavano i militanti ad andare al mare, ecco che gli italiani hanno avuto un sussulto d'orgoglio e si sono recati in massa alle urne. La vittoria dei sì passerà alla storia perché i due partiti che governano (si fa per dire..) il paese sono stati bocciati dalla maggioranza assoluta degli italiani. Ora i pidiellini e i leghisti sono tutti a minimizzare e nascondono la debacle dietro a sterili elucubrazioni sui quesiti: vedo vassalli preoccupati (della poltrona?) pronti a giurare che la gente ha votato spinta dalla paura del nucleare, poi tanto che c'era ha messo un sì pure per l'acqua pubblica e per ricordare che la legge è uguale per tutti. Questi discorsi, con cui i berluscones provano a minimizzare la sconfitta, sembrano disquisizioni sul sesso degli angeli. L'esito del voto è talmente forte (il legittimo impedimento ha preso più sì del nucleare), i sì sono maggioranza assoluta ovunque, da spazzare via le elucubrazioni da bar. E poi ci sono i rutti dei berlusconiani che non accettano il popolo quando non la pensa come loro: i giovani precari sono "l'Italia peggiore" (l'ha detto un piccolo, piccolissimo Ministro), chi va sul web è un fancazzista (chi guarda Forum è invece un illuminato?), chi vota De Magistris è senza cervello, i giudici sono una metastasi, e via. Il ritornello ormai lo conosciamo e quando Fini ricorda che Berlusconi cerca sempre un nemico, dice la più evidente delle verità. Altro che partito dell'amore, chi promuove il meccanismo manicheo del "noi" contro "voi" produce solo una politica basata sull'odio.

In mezzo a tutto c'è un paese senza Governo, dove i piazzisti dell'amore bifolco rincorrono il consenso nel breve periodo (leggetevi Tommaso Padoa Schioppa cosa scriveva sulla veduta corta). Tremonti, nonostante lo scempio dei tagli lineari, resta l'ancora di salvezza. Via lui e si preannuncia un disastro. Bossi pensa di spostare tre Ministeri per accontentare il popolo padano. Maroni chiede un taglio delle tasse e parla di coraggio, ma col debito pubblico che ci ritroviamo, tagliare le tasse è un atto di coraggio o demagogia? E Berlusconi continua imperterrito a parlare di riforma della giustizia e del risarcimento che dovrà a pagare a De Benedetti, senza capire che agli italiani non gliene importa una mazza dei suoi problemi. Davanti a quest'irresponsabilità le agenzie di rating sono sgomente e declasseranno il nostro debito pubblico. Mi aspetto numerosi articoli sui soliti giornali per ricordare che le agenzie di rating hanno sbagliato ogni previsione giudicando Lehman Brothers, reputata solidissima fino al giorno prima del fallimento, come se fosse vero che quando un soggetto sbaglia una volta allora sbaglierà sempre.

Come siamo caduti in basso! Domani si pende dalle labbra di Bossi, e già questo fotografa bene la mediocrità del Governo che non c'è, e a cui alcuni italiani restano affezionati.

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