sabato 5 marzo 2011

Gli sfortunati casi della vita del signor Berlusconi

Berlusconi si è messo pure il fazzoletto verde per celebrare la vittoria di Pirro del suo preziosissimo alleato. Lo schema lo conosciamo da tempo perché una delle cose in cui il premier è maestro risiede nella capacità di adulare il prossimo e di celebrarlo, perdendosi in spericate e false lodi. Coi carabinieri si è messo in testa un berretto da carabiniere e ha detto che da piccolo sognava di entrare nell'Arma. Il baby Silvio di strada ne ha fatta molta e questa frase, pronunciata alla tenera età di 75 anni, suona come una tardiva, ma non per questo insignificante, conversione. Voleva entrare nell'Arma, ma per gli strani casi della vita ha ospitato a casa sua un mafioso condannato all'ergastolo che di nome faceva Vittorio Mangano e ha abbracciato quel suo allegro compare che ha definito il presunto stalliere "un eroe". 

Ma il dramma di Berlusconi non finisce qui. Per esempio ha detto che, con tutti i soldi che ha, oltre ad avere l'imbarazzo della scelta su dove andare, nutre anche un grande sogno: costruire ospedali in Africa. Ma magari facesse queste cose! Invece, sempre per alcuni sfortunati casi della vita, la stessa persona che sogna di costruire ospedali e scuole nei paesi poveri, si ritrova a mantenere un gruppo di ragazze che io chiamo approfittatrici (qualcuno con un'altra parola che in inizia con p e fa rima con pane), e per queste ha speso, secondo l'Espresso, oltre 1.5 mln di euro nell'ultimo anno solare. Dobbiamo essere realisti, e non sorridere davanti a questi fatti: qui si celebra il dramma di un uomo in crisi d'identità.


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1 commento:

  1. Certo che è proprio sfigato poveraccio, ma queste male persone chi gliele fa conoscere

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