robedapazzi
politica, sport e attualità
martedì 18 novembre 2014
Inter 2014/15 una squadra modesta con due allenatori ben pagati
Adesso col Mancio ci sarà un grande entusiasmo. Magari una roboante vittoria nel derby di Milano e tanta gloria nell'Europa League. Resta curioso constatare come gli interisti siano esaltati per l'arrivo di un allenatore che ha vinto soltanto quando si verificava una delle due condizioni (se non entrambe): 1) gli avversari erano a "Chi l'ha visto?"; 2) allenava la squadra che spendeva più soldi nel mercato. Ora la prima condizione non sembra verificarsi perché Roma e Juventus sono due squadre ben strutturate, la seconda neppure perché Thohir ha fatto una grande taglio nei costi, ma pochi investimenti. Riuscirà Mancio a raddrizzare la baracca? L'Inter sembra comunque un team di quarto / quinto posto, ad esser generosi.
domenica 29 settembre 2013
Due fuorigiochi sbagliati facilitano due vittorie della Juventus
venerdì 13 settembre 2013
Conte e Mazzarri: due bravi allenatori non fanno due personaggi
Inter - Juventus (da scrivere in quest'ordine perchè si gioca a San Siro) è la sfida tra Mazzarri e Conte, due allenatori passionali e allergici a qualunque critica. Loro, e nostro, malgrado sono diventati due personaggi pubblici. Conte è anche oggetto di una fantastica imitazione di Crozza. Se fossimo in un'epoca con meno eccessi informativi (penso agli inutili canali sportivi all news sempre alla ricerca di notizie bomba e scoop) non sarebbero sopravvalutati e, forse, non si sentirebbero obbligati a recitare la parte dei personaggi. Sia chiaro: Conte e Mazzarri sono due ottimi allenatori, hanno fatto una più che dignitosa gavetta e hanno dimostrato indubbie qualità tecniche nella gestione dei campioni che hanno allenato. Ma non sono personaggi a 360 gradi e quando escono dal recinto in cui eccellono perdono il magic touch. A riprova si possono citare le esternazioni di Mazzarri quando qualcuno osa criticare la sua squadra, e le conferenze stampa di Conte sulla giustizia sportiva.
giovedì 12 settembre 2013
Terza giornata serie A - pronostici
Fiorentina - Cagliari
Vittoria della Fiorentina con gol di Mario Gomez, già idolo dei tifosi (basta vedere su youtube i video in cui i tifosi lo acclamano non appena tocca palla!). Per il fantacalcio puntare su Rossi.
Inter - Juventus
Pareggio. Gara nervosa. Allenatori esagitati. Test antidoping per tutti.
Lazio - Chievo
Vittoria biancoceleste con doppietta di Klose. Per il fantacalcio Dramè da 6,5.
Livorno - Catania
Livorno facile, Catania da serie b nonostante la fantasia di bomber Leto.
Napoli - Atalanta
Vittoria Napoli con autogol di Yepes. Grande gara di Pandev.
Parma - Roma
Il fantasma di Lamela (ma come si fa a venderlo?) blocca il Parma. Poi si sblocca e la pareggia 1 - 1. Gol di Amauri e Maicon.
Sampdoria - Genoa.
Derby teso, ma non atteso. Schierate Antonini che nella lista lo mettono in difesa, ma gioca a centrocampo come ai bei tempi di Empoli. Per la Samp prova d'orgoglio di Calimero Eder.
Torino - Milan
L'orgoglio granata si esaurisce non appena Cairo abbraccia Galliani. Kakà si fa male, ma il Milan la vince.
Udinese - Bologna
Moscardelli in rovesciata. Come Parola sui pacchetti delle figurine Panini.
Verona - Sassuolo.
Halfredsson sugli scudi, Toni mette un'altra doppia.
Il ritorno di Raikkonen
Con il ritorno di Raikkonen la Ferrari torna ad avere una coppia di piloti in cui non ci sono apparenti gerarchie predefinite. Lontani i tempi dell'era Schumi in cui la prima guida era il tedesco e il compagno di turno doveva accontentarsi del ruolo di fedele scuderio (il tutto con esiti talvolta antisportivi, vedi il trattamento riservato a Barrichello al GP d'Austria 2002).
Raikkonen aveva guidato una Ferrari anche nel triennio 2007 / 2009 con risultati. Nel 2007 un Mondiale favorito dalla rivalità Alonso - Hamilton, ma comunque meritato perchè ottenuto dopo una serie di risultati costanti. Di quell'annata restano nella memoria l'esordio in Australia con vittoria e indimenticabile teatrino Casa Maranello organizzato da Todt sul podio. Per chi non ricorda il ds francese aveva chiamato Schumi per metterlo in contatto con Raikkonen: un tenero passaggio di consegne con qualche frase di circostanza a favore di telecamera. Peccato che Kimi non avesse intenzione di stare alla recita, restituendo il cellulare a Todt. Poi l'apoteosi in Brasile con un GP vinto grazie a Massa (si fece passare) e un Mondiale ottenuto approfittando dei due galli nel pollaio McLaren.
Il 2008 è stato un anno inspiegabile. Raikkonen parte forte e sembra pronto per un facile bis. Poi si spegne la luce tra sfighe (Hamilton lo butta fuori in Canada tamponandolo ai box), errori del team (vedi strategia sbagliata a Silverstone) ed errori del pilota (incidenti a Singapore e Spa). Alla fine la delusione è forte e il 2009 non migliora la situazione. L'auto non è mai competitiva, arriva una vittoria (Spa), ma nella testa di tutti pesa l'incidente di Massa e l'atteggiamento distaccato del finlandese.
Infine anni di purgatorio nei Rally e una nuova chance in Lotus. Negli ultimi due anni Raikkonen ottiene due vittorie. I punti di forza sono la regolarità in gara e l'uso delle gomme (leggasi stile di guida). Talvolta svagato nelle qualifiche, come Alonso rende di più in gara. La scommessa è quella di lottare per il Mondiale, con la consapevolezza che, al netto dei cambi di regolamento, un piazzamento in Ferrari non ha lo stesso sapore di un analogo risultato in Lotus.